Un obiettivo zoom ha la caratteristica di avere la lunghezza focale variabile. Questo significa che a differenza delle altre ottiche, i gruppi di lenti non sono in posizione fissa. Il fotografo, che agendo sul barilotto ne modifica la geometria costruttiva, ottiene differenti lunghezze focali. I vantaggi offerti da queste ottiche sono evidenti, consentendo di passare da una focale all'altra senza dover cambiare obiettivo, usufruendo inoltre di tutte le misure intermedie tra quelle tradizionali. Grande velocità operativa dunque, ed attrezzature nel complesso più leggere. Per quanto possa essere più pesante infatti, uno zoom pesa meno delle tre o quattro ottiche che di fatto sostituisce.
Un obiettivo Nikkor Autofocus degli anni '90. Il valore "35-80mm" esprime la lunghezza focale variabile tra grandangolo e piccolo tele (zoom). Fonte: Polvere d'Argento |
L'ottica zoom è oggi impiegata nella totalità delle fotocamere compatte con obiettivo non intercambiabile, ed è molto utilizzata anche da chi, con la reflex, si occupa di reportage.
I difetti che si possono attribuire agli zoom sono una resa leggermente inferiore alle ottiche tradizionali ed una minore luminosità.
Come è facile intuire, gli zoom sono generalmente più costosi rispetto alle altre ottiche.
La "zoomata"
Una tecnica particolarmente consentita dagli apparecchi zoom consiste nel cambiare la lunghezza focale durante la ripresa fotografica.
Fonte: Nikonclub.it |
Vediamo un esempio:
- Si effettua l'inquadratura con l'obiettivo alla massima lunghezza focale, posizionando il soggetto al centro, con uno sfondo luminoso e ricco di particolari (sarà infatti lo sfondo ad "esplodere" per effetto della zoomata, mentre ciò che è collocato al centro mantiene sufficientemente la propria fisionomia). È indispensabile l'impiego di un treppiedi.
- Si imposta un tempo di esposizione lungo, non inferiore ad 1/4" e si calcola il corretto diaframma da abbinare per mezzo dell'esposimetro.
- Si preme il pulsante di scatto e subito dopo si esegue la zoomata con la mano sinistra, portando l'obiettivo alla minima lunghezza focale.
La fotografia va ripetuta più volte, anche cambiando i tempi di esposizione per garantire un risultato apprezzabile, perchè è difficile coordinare e sincronizzare i movimenti. A questa tecnica base, si possono affiancare altre metodologie: tra queste, di grande effetto è la zoomata panoramica, effettuata a mano libera, con soggetti in movimento. In pratica, alla zoomata viene abbinato il "panning": con un tempo di 1/15" si inquadra il soggetto seguendo il suo movimento.