mercoledì 25 marzo 2015

Lezioni di fotografia #23 - La Reflex 35mm (Parte 2)


La messa a fuoco con la relfex 35mm
Con gli apparecchi reflex si effettua l'inquadratura attraverso l'obiettivo: ruotando la ghiera di messa a fuoco si è in grado di percepire visivamente il livello di nitidezza dell'immagine che si forma su un vetro smerigliato. Grazie alla possibilità di inquadrare attraverso l'obiettivo il fotografo acquista il controllo sulla scena ripresa. Il vetro smerigliato è posto orizzontalmente ad una distanza dallo specchio pari a quella tra questo e la pellicola. Per facilitare e migliorare la messa a fuoco sono disponibili degli schermi, tra i quali il più comune è dotato di un cerchietto dove in caso di sfuocatura l'immagine appare spezzata (stigmometro). Ad esso è generalmente accoppiato un secondo cerchio in cui uno dei microprismi scompongono l'immagine in caso di messa a fuoco scorretta.




Nei modelli più recenti si è affermato l'utilizzo dell'Autofocus, con l'impiego di obiettivi appossitamente progettati. I livelli raggiunti sono elevati, ma la preferenza va sicuramente per quei modelli che possono funzionare anche in modalità manuale, poiché con insufficiente illuminazione possono verificarsi errori di messa a fuoco. A seconda del livello della relfex la messa a fuoco automatica può essere di tipo "spot", cioè calcolata unicamente al centro dell'immagine, oppure decentrata su comando del fotografo. In molti modelli è presente anche la modalità zonale ("a zone") per mezzo della quale l'apparecchio stabilisce il punto principale più appropriato basandosi su un certo numero di zone preimpostate (7 o più a seconda del modello).


La Polaroid SX-70 Sonar del 1978 fu la prima reflex ad adottare un sistema di autofocus, in questo caso a ultrasuoni. Fonte: wikipedia



Una sezione di una Contax AX del 1996 e del suo singolarissimo (anzi, unico) metodo di messa a fuoco.


Potenzialità della relfex 35mm
Le fotocamera reflex hanno (generalmente) obiettivi intercambiabili ed offrono la più ampia scelta di accessori e automatismi. Sul mercato possiamo reperire modelli molto semplici ed affidabili, come ad esempio le giapponesi Yashica, come pure apparecchi sofisticatissimi che fanno largo uso dell'elettronica, basti pensare alla Leica R9. Quest'ultima, tuttavia comporta il rischio di trovarsi improvvisamente in panne per l'esaurimento delle batterie, che bisogna sempre tenere di scorta. In questi anni c'è tendenza da parte delle maggiori marche di rilanciare sul mercato buoni apparecchi interamente meccanici (Vivitar V3800n,  Nikon FM10, ecc), che continuano ad avere un pubblico amatoriale molto affezionato. Tutti i modelli oggi in commercio sono provvisti di esposimetro, un consegno che dopo aver valutato la quantità di luce presente nell'inquadratura, comunica al fotografo i parametri fondamentali (tempo e diaframma) con cui eseguire la foto. La regolazione può avvenire manualmente oppure ci si può avvalere degli automatismi dell'apparecchio, velocizzando drasticamente le operazioni. Se, come spesso succede, si vuole catturare l'attimo, questi ultimi possono essere di notevole aiuto.

Accessori
La relfex 35mm godono di una vastissima scelta di accessori in grado di rendere la fotocamera perfettamente adeguata alle diverse esigenze, soprattutto in ambito professionale. Oltre a poter contare su una vastissima gamma di obiettivi, il catalogo dell'usato offre accessori come: lenti, filti, flash, motori ausiliari, mirini, comandi a distanza, dorsi multifunzionali (come ad esempio quello montato sulla mia Contax), schermi di messa a fuoco e tanti altri.