Contax

Contax 167MT (1987)





Si, lo ammetto. Ho sempre avuto un debole per le Contax.
Non so spiegare il motivo, forse per le linee spigolose o forse per i corpi così massicci: il design Porsche ha forme davvero inimitabili.

O forse per le ottiche. Carl Zeiss, tra le migliori sulla piazza.

Distrazioni a parte, oggi racconto qualcosa sulla Contax 167MT, la mia fedele compagna di scatti insieme alla sorellina Yashica.
Prodotta nel 1987, fu la prima creatura di Kyocera ad adottare tutti gli automatismi considerati “moderni”. 

Figlia del prestigiosissimo sistema RTS, la 167 offre l’esposizione automatica a priorità di tempi e diaframmi, la modalità program, la compensazione dell’esposizione, il bracketing automatico, il trascinamento motorizzato del film e molte altre features.
Nonostante si posizionasse come reflex “intermedia”, quindi non nel top di gamma Contax, la 167MT fu uno dei maggiori successi di Kyocera. Prodotta dal 1987 al 1998 ha fatto la felicità di molti fotografi, vecchi e nuovi. 

Oggi la si può trovare a prezzi abbordabilissimi (in rapporto qualità-prezzo) che vanno dai 150 ai 200 euro, i modelli tenuti meglio arrivano anche oltre i 300 euro.


La mia l’ho trovata in un negozio di Modena, in un pomeriggio come tanti.
Chiesi al commesso cosa fosse quel vecchio scatolone impolverato in fondo alla mensola.
Mi rispose che era un fondo di magazzino, una Contax degli anni '80 rimasta invenduta...
E adesso eccola qui.





Qualità costruttiva
Acquistai la mia Contax nel 2013, dopo un incontro di fortuna. Insieme al corpo presi anche un databack e un power grip per migliorare autonomia e versatilità: sarebbe diventata la mia ammiraglia.
La qualità di questa macchina è davvero alta, non a caso per lunghi anni la Contax strizzò l’occhio alla rivale Leica. Il corpo è costruito in ottone, solido e compatto. In verità è davvero pesante, 622g solo corpo, un vero lingotto. Obiettivo escluso, naturalmente.
Le materie plastiche sono limitate a qualche pulsante e alla gomma esterna. Ho letto su internet che molti hanno trovato scomodi i così detti “tastini” della 167. Forse era un tentativo della Kyocera per armonizzare le linee al posto delle tradizionali ghiere, e sta di fatto che c’è riuscita alla perfezione. Non ho trovato affatto scomodo questo metodo, anzi, dopo un po’ di pratica risulta ancora più immediato che i pulsanti tradizionali.
L’unica ghiera è quella di compensazione dell’esposizione. Personalmente non ne faccio un largo uso, ma in molte situazioni può rivelarsi davvero utile.
All’interno del mirino sono visualizzati i parametri di scatto, anche se avrei preferito una chiarezza espositiva migliore.
Il piccolo display LCD è chiaro e semplice da usare. I settaggi si eseguono per mezzo dei pulsanti vicini e permettono di passare alle varie modalità di scatto:

Av - Aperture priority. Corrisponde alla priorità di diaframmi;
Tv - Time priority. Corrisponde alla priorità di tempi;

M - Manual. Modalità manuale;

P - Program. Modalità automatica programmabile;

Hp - High-speed program automatic. Modalità programmabile ad alta velocità;

Lp - Low-speed program automatic. Modalità programmabile a bassa velocità. 


Ricordo che la modalità TvP, Hp e Lp sono selezionabili solo con obiettivi di tipo MM (Multi Mode).
Il tutto è condito da un esposimetro precisissimo che vanta uno switch rapido tra esposizione ponderata centrale, spot e blocco AE.








Obiettivo
Il Carl Zeiss Planar 50mm f/1.4 è uno dei migliori obiettivi standard mai prodotti nella storia della fotografia.
Progettato da Paul Rudolph nel lontano 1896, fu uno dei primi obiettivi ad adottare il rivoluzionario sistema antiriflesso della Zeiss: il “Transparentz”, universalmente conosciuto come il sistema T*
Attualmente è venduto dalla Zeiss per sistemi Nikon, Canon, Leica M, Zeiss Ikon ZM, Voigtländer Bessa R, e Fujifilm X-Series.
Le performance sono elevatissime, sia per quanto riguarda la saturazione sia per quanto riguarda la nitidezza, anche a tutta apertura. Il bokeh che ho sperimentato con questo obiettivo è impareggiabile, forse solo il Summilux di Leica gli riesce a tenergli testa.
La sua elevata luminosità gli consente di trovare un largo utilizzo in molte situazioni di ripresa. Da segnalare, la versione MM, che offre la possibilità di sfruttare al 100% gli automatismi dei corpi Contax.





Otturatore
La Contax 167MT offre tre modalità di scatto:
  • S - Single frame. Fotogramma singolo;
  • C - Continuous. Scatto continuo (o raffica). Registra 3 fotogrammi al secondo;
  • S-T - Self-timer. Autoscatto.
L’otturatore è interamente progettato da Copal con l’ausilio dell’elettronica Kyocera.
La tendina, controllata elettronicamente, è a scorrimento verticale e offre tempi di otturazione da 16 a 1/4000 di secondo + B. Grazie all’impiego di ammortizzatori interni, il meccanismo risulta molto preciso e non rilascia forti vibrazioni, nemmeno con tempi molto veloci. Lo scatto è comunque molto “elettronico” e questo suggerisce una tecnologia ampiamente studiata per questo tipo di macchina.









Pro
Davvero una reflex di tutto rispetto la Contax 167MT. Qualitativamente elevata, è spesso sottovalutata. La produzione che si è protratta per oltre un decennio testimonia la longevità di questa nipponica di gran classe.
Il connubio Yashica - Kyocera - Carl Zeiss ha permesso una progettazione all’avanguardia, dove ogni azienda ha messo grande impegno per fare la sua parte nel migliore dei modi.





Contro
La Contax 167MT ha tutto quello che serve ad un fotografo per fare delle belle fotografie: un parco ottiche sterminato, un buon corpo e un’ottima ergonomia.
Unica mancanza secondo il mio punto di vista, un grip per lo scatto verticale e la possibilità di fare le doppie esposizioni.





Specifiche tecniche
  • Produttore: Kyocera-Yashica Corporation (Giappone)
  • Otturatore: A tendina verticale 16s - 1/4000; B.
  • Syncro-X: 1/125
  • Lente: Baionetta C/Y; Carl Zeiss Planar 50mm f/1.4
  • Sistema di messa a fuoco: Manuale 
  • Mirino: Reflex (95%)
  • Alimentazione: 4 batterie mini stilo (AAA) [power grip: 4 batterie alcaline AA standard]
  • Film: 135
  • Esposimetro: TTL CdS LED
  • Autoscatto: Sì (10 secondi)
  • Colorazioni: Black
  • Note particolari: Rapporto qualità prezzo ottimo.




5 commenti:

  1. Ciao
    Mi chiamo Paolo e sono di Rimini.
    Ti vorrei chiedere se hai qualche informazione in merito alla contax 167 MT serie Euro. Una serie numerata che ha sul lato sinistro dello chassis il marchio euro in metallo.
    Grazie e ciao
    Paolo
    Nel caso la mia mail è grossi.p@inwind.it

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  2. Ciao, non so nemmeno se segui piu il blog. Sono interessato alla 167mt ma mi spaventa un po' come elettronicA

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    1. Ciao,
      purtroppo blogger ultimamente mi sta dando problemi con l'inserimento dei commenti.
      Troverai una spiegazione del problema nel mio ultimo post nella home, eventualmente puoi contattarmi via mail.
      A presto, Federico

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  3. Buongiorno
    Volevo un consiglio: mi eè stata regalata una Contax 167 MT con obiettivo C.Z. 1.7 le tendine dell' otturatore sono bloccate e mal ridotte forse qualcuno ha tentato di forzarle peggiorando la situazione - la mia domanda è ...vale la pena farla riparare e da chi ? Grazie !

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    1. Gentile Luigi,
      le Contax sono macchine che possiedono un altissimo numero di componenti elettronici, per cui trovare un fotoriparatore in grado di rimetterle a posto non è un'impresa facile (ma neanche impossibile). Kyocera ha interrotto la fornitura di ricambi nel 2005, per cui se non sussistono motivi sentimentali io ti consiglio di comprare un secondo corpo usato ma funzionante.
      Ciao e a presto,
      Federico

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