martedì 15 settembre 2020

Lezioni di fotografia #40 - Congelare il movimento (parte 1)


Quando si vuole ottenere un'immagine perfettamente ferma, si deve adottare il tempo di esposizione al soggetto da fotografare, considerando la sua capacità di rimanere fermo o valutandone i movimenti. Vediamo di analizzare alcuni generi:

Ritratto - Nel ritratto classico il soggetto è piuttosto statico ed i tempi di esposizione possono essere quelli corrispondenti all'ottica impiegata (generalmente, per il solo viso, un leggero teleobiettivo). Con l'impiego di un treppiede si può arrivare ad 1/60", ma questo suppone una costruzione statica dell'immagine. Quando invece s'intende cogliere al volo un'espressione, un movimento di capelli o altro, i tempi si abbreviano.

Fotografare la gente - Fotografare le persone a loro insaputa o comunque senza metterle in posa comporta tempi più brevi, valutabili però seconda del movimento (sono seduti? Si muovono?) e dalla distanza di ripresa. Per un soggetto che cammina a due metri dal fotografo è necessario un tempo di otturazione più breve rispetto ad un altro, che alla stessa velocità, viene ripreso da dieci metri. Un ulteriore elemento da valutare è la direzione del movimento: se il movimento del soggetto si dirige verso la fotocamera può essere fotografato con tempi di posa più lunghi rispetto allo stesso, se la sua direzione fosse perpendicolare all'asse dell'obiettivo. L'elenco che segue fornice utili indicazioni di massima.

  • Obiettivo normale 50mm: distanza di ripresa da 7-8 metri.

Si tenga inoltre presente che:

  • Raddoppiato la lunghezza focale i tempi vanno accorciati dimezzandoli (es.: 1/500" al posto di 1/250") e viceversa.
  • Raddoppiando la distanza di ripresa i tempi vanno allungati raddoppiandoli (es.: 1/250" al posto di 1/500").