venerdì 27 marzo 2020

Lezioni di fotografia #38 - Il diaframma



Un elemento di grande importanza presente negli obiettivi è il diaframma. La sua funzione primaria, insieme all’otturatore, è quella di regolare l’esposizione.
Da un punto di vista operativo, questo avviene tramite la rotazione di una ghiera su cui sono impressi i numeri corrispondenti al suo valore (la ghiera, tradizionalmente posiziona sull’obiettivo, in alcuni modelli è collocata nel corpo macchina. Per approfondimento: obiettivi).
Questi numeri, ad un primo esame, possono risultare incomprensibili. Vediamone allora il significato. 

Innanzitutto bisogna chiarire che non si tratta del diametro del diaframma ma di un valore più complesso. Teniamo presente che il diaframma viene usato in coppia con l’otturatore e che questo ha una relazione di regolazione in base al raddoppio o al dimezzamento dei valori. Di conseguenza anche i diaframmi vengono regolati su questo ordine di scala (doppio-metà). 
Per far passare metà luce, non si deve dimezzare il diametro bensì l’area del diaframma. A metà diametro infatti corrisponde un’area del cerchio ridotta di quattro volte. I valori di diaframma (…f/8, f/11, f/16, ecc.) sono universali e valgono su qualsiasi focale, dal grandangolo al teleobiettivo: un valore f/8 lascia passare la stessa quantità di luce sia su un 35mm che su un 500mm.

Il secondo elemento che entra in gioco è la lunghezza focale. Sappiamo che l’intensità luminosa dipende dalla distanza della fonte: una lampada da tavolo  sarebbe inadatta se messa sul soffitto, così come l’immagine proiettata dall’ingranditore perde luminosità man mano che aumenta l’ingrandimento. Allo stesso modo l’immagine prodotta da un obiettivo 100mm è meno luminosa di quella trasmessa da un 50mm, perché il percorso che i raggi fanno nel 100mm, dal centro ottico alla pellicola è lungo il doppio del 50mm. Si perviene così alla seguente formula: 

Diaframma = lunghezza focale : diametro 

I valori universalmente riscontrabili, indicati con la dicitura “f/X“ sono riportati nella tabella seguente:




f/1 rappresenta il diaframma più aperto in assoluto, i valori successivi ne indicano invece la progressiva chiusura: a f/1 passa metà luce, a f/2 metà ancora e così via. 
La differenza tra un valore ed il suo adiacente viene comunemente chiamato “stop”. 
Non tutti i valori riportati si riscontrano in un obiettivo, che può partire per esempio da f/2 per arrivare a f/22. Questo dipende dalla lunghezza focale e dal diametro del formato utilizzato. Vi sono inoltre valori intermedi che in un obiettivo possono rappresentare la massima apertura come esempio f/1.4 e indicano il massimo risultato che il costruttore è riuscito ad ottenere da quell’ottica. 
Il diaframma non è solamente un sistema di controllo dell’esposizione, ma ha implicazioni sia a livello qualitativo che compositivo:
  • qualitativo: le caratteristiche migliori di un obiettivo di ottengono diaframmando a valori intermedi;
  • compositivo: la regolazione del diaframma a diversi valori comporta la modifica della profondità di campo, ovvero dell’estensione dei soggetti che risulteranno a fuoco nell’immagine fotografica. 


domenica 1 marzo 2020

Intermezzo trentatré - Ci sono ancora!


Negli ultimi mesi ho ricevuto numerose segnalazioni e richieste circa il mio mancato impegno sul presente blog.

Purtroppo è un periodo della mia vita estremamente intenso e non sono riuscito a seguire il blog con la stessa costanza che avevo prima. Spero davvero di recuperare!

Inoltre, i commenti con la piattaforma blogger spesso hanno problemi di registrazione nelle risposte, quindi invito tutti quelli che desiderano sottopormi consigli, richieste, delucidazioni o quant'altro contattandomi privatamente tramite l'indirizzo email che trovate scorrendo in basso nella palette "Su di me" (Visualizza il profilo completo > contattami > email.)




Un caro saluto a tutti!