Voigtländer

Voigtländer Vito C (1960)


 

È ormai risoluto che prima della minaccia giapponese la Germania detenesse il monopolio produttivo delle fotocamere, sia a livello qualitativo, sia a livello commerciale. Marche blasonate come Zeiss Ikon, Agfa e Voigtländer ne sono la conferma. Un po' meno conosciute anche le Praktica: queste fotocamere, nate dopo la scissione tra la Zeiss Ikon e la Contax hanno fatto la loro fortuna nella Germania dell'Est. Ma questa è un'altra storia.




Qualità costruttiva
La Voigtländer Vito C è una compatta dalla costruzione estremamente solida e robusta, che non lascia intravedere carenze nemmeno dal punto di vista meccanico.
Anche oggi, dopo cinquant’anni di utilizzo, questa Vito C non perde un solo colpo; l’otturatore scatta senza incertezze a tutti i tempi di posa. Il trascinamento della pellicola avviene in maniera estremamente fluida.
Forse discutibile a livello estetico è innegabile che grazie alla semplicità delle linee questa fotocamera riesce a conquistare ogni tipo di pubblico, senza però chiedere troppo a livello prestazionale.





Obiettivo
La Vito C monta un obiettivo Lanthar 50mm f/2.8, dalla buona qualità ottica e dalla resa pregevole. Anche in condizioni di luce precarie ha saputo rimediare immagini molto decorose, anche se segnalo per correttezza una leggera aberrazione alla massima apertura.




 

Otturatore
L’otturatore è di tipo centrale prodotto dalla AGC. Questo elemento ci suggerisce l’ottima stabilità che caratterizza questo genere di otturatori. I tempi vanno da 1/30 fino a 1/350 di secondo; è inoltre disponibile la posa B. Nelle sorelle minori, come la Vito CD o la Vito CL l’otturatore montato era leggermente più performante, implementando la tempistica da 1/15 a 1/500 di secondo.





Pro
Questa Voigtländer è una fotocamera economica (20€ nei mercatini dell’usato). La semplicità di utilizzo è sottolineata dalla completa assenza di impostazioni inutili all'amatore e al fotografo alle prime armi. Nella sua categoria resta una delle compatte più valide e resistenti. Ribadisco l’ottima qualità costruttiva e la buona resa ottica.

Contro
Per una macchina del genere vedo d'obbligo la presenza di un esposimetro, ma purtroppo questa Voigtländer ne è sprovvista. Altri modelli della stessa serie montavano un "discutibile" esposimetro al selenio che oggi, nella maggior parte dei casi, risulta non più funzionante a causa dell'esaurimento della sensibilità.
Forse l’estetica si poteva rendere più docile e sinuosa, anche se questo elemento resta pur sempre opinabile a seconda dell'utente.

Specifiche tecniche

  • Produttore: Zeiss Ikon-Voigtländer (Germania)
  • Otturatore: Tipo centrale modello “Pronto” (AGC - Alfred Gauthier) 1/30-1/350; B.
  • Syncro-X: Su tutti i tempi
  • Lente: Voigtländer Color Lanthar 50mm f/2.8
  • Sistema di messa a fuoco: Manuale
  • Mirino: Galileiano
  • Alimentazione: Nessuna
  • Film: 135
  • Esposimetro: Nessuno
  • Autoscatto: Nessuno
  • Colorazioni: Silver
  • Note particolari: -



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