lunedì 11 luglio 2016

Lezioni di fotografia #27 - Potere di copertura, aberrazioni, diaframma e qualità



Noi siamo abituati a vedere fotografie rettangolari, ma un obiettivo ha una costruzione cilindrica e pertanto un'immagine circolare. Ciò che viene registrato dalla pellicola è quindi solo la parte centrale di ciò che viene captato dall'obiettivo, il quale deve essere progettato in modo da fornire un'immagine più grande del formato della pellicola. Infatti, verso i bordi dell'immagine c'è un abbassamento della luminosità ed una qualità inferiore. Di conseguenza, la pellicola (o il sensore digitale) devono collocarsi entro il cerchio di definizione, che corrisponde a quell'area all'interno della quale si ha una sufficiente qualità, che comunque aumenta verso il centro. Alcuni obiettivi, come quelli per il banco ottico, sono progettati per avere un potere di copertura molto superiore al formato della pellicola, in modo da consentire gli spostamenti tipici di questa tipologia di apparecchio.

Aberrazioni

  • Cromatica: è l'incapacità di mettere a fuoco sullo stesso piano colori differenti.
  • Sferica: è l'incapacità di mettere a fuoco sullo stesso punto i raggi visuali più sterni con quelli interni.

Diaframma e qualità
L'utilizzo del diaframma alla massima apertura porta ad una minore qualità dell'immagine (minor nitidezza, caduta di luce ai bordi, mancata correzione delle eventuali aberrazioni), pertanto se ne consiglia l'utilizzo solo come ultima risorsa nei casi di scarsità di luce. La regolazione del diaframma alla massima chiusura, pur comportando una minore nitidezza, è più praticabile perchè costruttivamente si limita la chiusura a valori che non danneggiano l'immagine. Con diaframmi strettissimi, infatti, si andrebbe incontro alla "diffrazione", un fenomeno determinato dalla derivazione subìta dai raggi più prossimi alle lamelle con la conseguente perdita di nitidezza.