Ho già avuto l’occasione di parlare di MiNT qui e qui, e probabilmente se avete voglia di fare una ricerca sul blog troverete anche altri articoli.
Oggi vi svelo con orgoglio un progetto che mi ha lasciato davvero senza parole, non tanto per l’oggetto in sé (che resta comunque un vero capolavoro), ma per l’umiltà con cui è stato creato.
Penso che sia superfluo ricordare che una qualsiasi azienda del mondo crea un prodotto o un servizio al fine di fare dei soldi.
Detta così può suonare un po’ nuda e cruda, ma di fatto l’intera società occidentale si basa sul libero commercio di beni e servizi per poter trarre il proprio sostentamento.
Chiaramente, il mondo della fotografia non è da meno: le grandi multinazionali del passato e del presente lanciano sul mercato fotocamere create appositamente per soddisfare la domanda e guadagnare la propria quota.
MiNT è una realtà decisamente più piccola, definita dai suoi stessi fondatori come “artigianale”.
Nata nel 2009 con l’intento di ridare vita alle vecchie Polaroid (negli stessi anni faceva timidamente capolino anche IMPOSSIBLE Project, ora divenuto Polaroid Originals™), MiNT nasce dall’esperienza di un piccolo gruppo di appassionati originari di Hong Kong per la fotografia istantanea.
Fonte: MiNT |
Dal 2009 ad oggi, MiNT ha contribuito non poco a rilanciare massivamente la fotografia analogica nel mondo: ha creato il primo flash per la SX-70, ha ridato vita a fotocamere dichiarate defunte, ha inventato la prima macchina istantanea a controllo manuale e addirittura la prima biottica al mondo che restituisce foto istantanee. Persino Rolleiflex si è piegata alla bravura degli artigiani di MiNT e ha recentemente rilasciato la sua biottica progettata interamente dall’azienda di Hong Kong.
Fonte: istalker.com |
Negli ultimi due anni, lo staff di MiNT non ha mai smesso di sognare, ha continuato a ridare vita alle vecchie Polaroid e a fare ricerca nello sviluppo di nuovi prodotti.
Dopo l’indiscusso successo della Instantflex TL70, MiNT prova nuovamente a stravolgere i canoni della fotografia analogica tradizionale con l’introduzione della nuova InstantKon RF70, un nome che strizza l'occhio alla mitica Zeiss IKON a soffietto degli anni Trenta o alla più recente Voigtländer Bessa III.
Una Voigtländer Bessa III (2009-2014). Il design è molto simile alla RF70 |
La RF70 è una fotocamera a soffietto con i controlli completamente manuali (anche se non manca il selettore della modalità automatica), un’ottica di alta qualità e persino un mirino a telemetro per una precisa messa a fuoco.
Abbiamo la possibilità di impostare fino a 6 diaframmi che vanno da f/5.6, f/6.7, f/8, f/11, f/16, a f/22 e con 15 tempi di posa (AUTO, A+1, A-1, 1/500, 1/250, 1/125, 1/60, 1/30, 1/15, 1/8, 1/4, 1/2, 1, B, R,). La fotocamera è alimentata da batterie AA che garantiscono circa 150 scatti.
Abbiamo la possibilità di impostare fino a 6 diaframmi che vanno da f/5.6, f/6.7, f/8, f/11, f/16, a f/22 e con 15 tempi di posa (AUTO, A+1, A-1, 1/500, 1/250, 1/125, 1/60, 1/30, 1/15, 1/8, 1/4, 1/2, 1, B, R,). La fotocamera è alimentata da batterie AA che garantiscono circa 150 scatti.
Avvalendosi delle mitiche pellicole Fuji Instax Wide, la RF70 garantisce le migliori foto istantanee mai viste in una fotocamera.
Ora il tasto dolente: il costo.
Questo autentico gioiello artigianale sarà venduto al prezzo di 849,00$ spedizione inclusa.
Ora il tasto dolente: il costo.
Questo autentico gioiello artigianale sarà venduto al prezzo di 849,00$ spedizione inclusa.
Fonte: MiNT |
«Si tratta di una svolta epocale per gli amanti della fotografia analogica perché finalmente si potranno ottenere foto professionali istantanee senza scendere a nessun compromesso».
Ma perché ho introdotto l’articolo parlando di “umiltà”? Per un motivo molto semplice: MiNT ha dichiarato di aver deliberatamente rinunciato a ricorrere a campagne di crowdfunding su Kickstarter per non volere illudere inutilmente gli eventuali sostenitori.
Passando da Yashica, poi Reflex e, ahimé, anche Ferrania, le campagne di crowdfunding si sono spesso rivelate dei completi fallimenti. I motivi sono tanti e non è questa la sede adatta per ricordarli tutti.
Ma con MiNT è diverso. MiNT non ha voluto fare promesse vane, non ha illuso e non ha speculato sul futuro del progetto della RF70. E oggi, finalmente, MiNT si sta preparando al lancio della sua creatura, nata dalla passione e dalla tenacia dei suoi progettisti che sono riusciti nell’impresa con le sole proprie forze.
Il toccante racconto della InstantKon RF70 e del suo “lancio silenzioso” lo trovate qui, vi basterà inserire la mail e accedere cliccando al link riportato nella vostra casella di posta.
Facciamo un grande "in bocca al lupo" a tutto lo staff di MiNT per la loro stupenda e nuova fotocamera (disponibile a brevissimo!!!)