venerdì 29 dicembre 2017

Lezioni di fotografia #32 - Corrispondenze metriche ed utilizzo degli obiettivi



L'obiettivo che comunque più si avvicina alla vista dell'occhio ha un angolo di campo di circa 50°. Nella pratica, si è riconosciuto che tale caratteristica appartiene agli obiettivi di lunghezze focali pari circa alla diagonale del formato della pellicola impiegata. Se prendiamo ad esempio la comune 35mm, dalla quale si ottiene un fotogramma 24x36mm, vediamo che la diagonale misura circa 43,26mm.
L'obiettivo "normale" comunemente usato per questo formato è di 50mm. Dato che la lunghezza focale viene espressa in numeri, valori superiori a quelli dell'obiettivo normale individuano gli obiettivi di lunga focale, valori inferiori sono propri delle ottiche di corta focale.

L'obiettivo normale è considerato un'ottica universale, in grado di risolvere le esigenze di ripresa di una vasta gamma di soggetti, tranne i primi piani nei quali si avvertirebbe ancora una scorretta resa delle proporzioni. Tra tutti gli obiettivi risulta il più luminoso: è quello cioè in grado di offrire il maggior passaggio di luce, permettendo al fotografo di scattare in condizioni di luce impossibili per altre ottiche, senza dover per forza di cose ricorrere a pellicole più sensibili. 



lunedì 11 dicembre 2017

Intermezzo ventisei - La Sardina Splendour






mercoledì 8 novembre 2017

Intermezzo venticinque - REFLEX! (aggiornato)

Oggi vi presento un ambizioso progetto che merita un attimo di attenzione.
Un giovane ragazzo inglese di nome Laurence Von Thomas ha appena lanciato su Kickstarter una nuova fotocamera 35mm: la REFLEX I!


Fonte: Kickstarter


La REFLEX I, un nome semplicissimo che tutti noi possiamo ricordare facilmente, è la prima fotocamera con visione "reflex" in formato 135 ad essere prodotta con nuovi aggiornamenti negli ultimi 25 anni.





Ormai non si può più ignorare il ritorno dell'analogico: Polaroid, Instax, Lomography, Ars Imago e naturalmente Ferrania sono solo alcuni dei marchi che stanno riempiendo il mercato di tantissime novità dal sapore un po' vintage. Il 2018 si prospetta un anno di grandi novità!



Fonte: Kickstarter

Ma torniamo un attimo al nostro progetto. Laurence, insieme ad un team composto da sole 10 persone, ha intenzione di immettere sul mercato questa nuova fotocamera delle linee retrò che però non si fa mancare nulla per essere competitiva sul mercato odierno.

La REFLEX I, infatti, coniuga design classico con la tecnologia moderna (come ad esempio il flash LED, la connettività Bluetooth o l'otturatore elettronico) e naturalmente presenta sostanziali novità rispetto alle fotocamere del passato.
Tra le novità di REFLEX I troviamo:

1- I moduli intercambiabili. REFLEX I può montare fino a 5 attacchi a baionetta differenti tra cui l'intramontabile M42 oppure Nikon F, Canon FD, Olympus OM e Pentax K. Sarà quindi sufficiente sostituire il piatto con il nuovo innesto per utilizzare il parco ottiche desiderato.


2- Retro porta film intercambiabile. Vi ricordate il Rapid Film System? Con REFLEX I non sarà più necessario stendere e riavvolgere un nuovo rullino. Grazie alla cassettina porta film (in inglese "camera back") è ora possibile sostituire il film con un'altro di nostro gusto direttamente alla luce del giorno senza dover scaricare nostra la macchina.


3- Flash LED. Ormai si sa, i flash LED hanno sostituito quasi la totalità dei vecchi flash al tungsteno. REFLEX I presenta ben 2 flash di cui uno a LED, molto utile per ottenere una luce di tipo continuo.


4- Il comando tramite App. Nell'era degli smartphone il controllo delle fotocamere tramite App è diventata un'opportunità estremamente utile. REFLEX I è la prima fotocamera analogica 35mm ad essere controllata tramite telefono cellulare. La connettività Bluetooth garantisce una perfetta integrazione con il proprio smartphone e tiene traccia dei parametri di scatto impiegati con le pellicole scelte.





Fonte: reflex-s.com









Per le altre (tantissime) features di REFLEX I il mio consiglio è di andare direttamente su Kickstarter.

In bocca al lupo a tutto il team di REFLEX!

#FilmIsAlive 





AGGIORNAMENTO DEL 07/12/2017

Con oltre £131,964 REFLEX ha raggiunto il 130% dell'obiettivo prefissato.

La fotocamera verrà commercializzata a partire da Settembre 2018.


Lezioni di fotografia #31 - Obiettivi normali


La visione dell'occhio e la visione "normale" di un obiettivo hanno caratteristiche simili. Per normale o standard s'intende un obiettivo che più si avvicina alla visione dell'occhio umano.
Ma come vede l'occhio? E soprattutto: fotograficamente è possibile vedere come l'occhio? È opportuno procedere con alcune considerazioni. 

Innanzitutto si parla di occhio e non di occhi, perchè la fotocamera possiede un solo obiettivo e questa è la prima anomalia rispetto alla nostra concezione di vista. Un altro elemento di differenziazione riguarda il campo visivo e la sua percezione. Lo sguardo è in grado di coprire uno spazio particolarmente esteso: il nostro angolo visivo raggiunge infatti quasi 180°. Se si fissa un punto preciso, si nota tuttavia che la percezione di tale spazio è piuttosto imprecisa poiché la zona effettivamente a fuoco è limitatissima. Nondimeno, eventuali movimenti all'interno del cono visuale vengono percepiti, anche se non in modo esauriente. 





Un obiettivo a fuoco manuale Carl Zeiss Planar T* 50mm f/1.4 (anni '80).
Si tratta di uno dei migliori obiettivi normali mai costruiti nella storia della fotografia.


La straordinaria mobilità dell'occhio e la sua capacità di focheggiare istantaneamente a distanze diverse, permettono di estendere la nostra percezione che altrimenti sarebbe piuttosto ridotta. Si giunge quindi ad un apparente paradosso: una foto con un solo soggetto a fuoco in un contrasto sfocato appare innaturale mentre, a ben vedere, rappresenta al meglio la percezione con lo sguardo fisso. 



Leica Summicron M 50mm f/2 (1953-in produzione)


Anche riguardando la versatilità dell'inquadratura (angolo di campo) si deve giungere a compromessi: se è vero che vediamo quasi a 180° è anche vero che per una percezione dettagliata dobbiamo scendere a pochi gradi, ed i 50° tipici degli obiettivi normali sono solamente una convezione. Dobbiamo quindi giungere alla conclusione che occhi e ripresa fotografica sono due cose ben distinte e badate bene che questo non è per forza di cose un difetto ma, per chi la conosce bene, un'enorme potenzialità espressiva.

L'aspetto più immediato che si può riscontrare inquadrando con un obiettivo normale, è la buona corrispondenza rispetto alla realtà delle dimensioni e delle distanze. Inquadrando una persona a tre metri, questa apparirà realisticamente a questa distanza, né ingrandita né rimpicciolita.

lunedì 18 settembre 2017

Intermezzo ventiquattro - OneStep 2

Grandi novità analogiche a settembre 2017: la nota azienda olandese IMPOSSIBLE che nel 2008 aveva rilevato le macchine e i diritti del marchio Polaroid ha ufficialmente cambiato il nome in Polaroid Originals, completando definitivamente il processo di fusione con la più famosa azienda di fotografia istantanea.




Questa scelta di marketing è accompagnata dal lancio di una nuova fotocamera, la OneStep 2, a 40 anni esatti dal lancio dello storico modello in plastica bianca.





Ma le novità non finiscono qui.
Insieme alla OneStep 2 la Polaroid Originals rilascerà le pellicole i-Type, sprovviste di batteria integrata e funzionanti con le nuove fotocamere istantanee di ultima generazione. La Polaroid OneStep 2 è in pre-ordine sul sito ufficiale al prezzo di €119,99.


venerdì 25 agosto 2017

Intermezzo ventitre - Occhio alla Lince!



Nuova recensione della Ferrania Lince 2 disponibile sulla pagina dedicata.

Buona lettura!


sabato 17 giugno 2017

Lezioni di fotografia #30 - Ingrandimento e angolo di campo



L'ingrandimento è in stretta relazione con la lunghezza focale e varia con legge direttamente proporzionale: al raddoppiare della focale, corrisponde una dimensione doppia del soggetto sulla pellicola e viceversa. Mantenendo fissa la distanza di ripresa, l'unico elemento che può modificare la grandezza del soggetto sulla pellicola è dunque la lunghezza focale. 

L'angolo di campo è l'indice dell'area inquadrata dall'obiettivo. I dati trasmessi dai fabbricanti si possono riferire a tre parametri: angolo orizzontale, verticale e diagonale. Un obiettivo 50mm per il formato 135 ha un angolo di campo che vale rispettivamente 40°, 27° e 46°. Per l'angolo di campo vale quanto detto per l'ingrandimento inteso in senso opposto: dipende dalla lunghezza focale ma è ad essa inversamente proporzionale. Al suo raddoppiare, quindi, si dimezza.

Di seguito sono riportate le lunghezze focali più utilizzate nella costruzione degli obiettivi:

1. Obiettivi grandangolari:
  • 16mm
  • 20mm
  • 24mm
  • 28mm
  • 35mm
2. Obiettivi standard:
  • 50mm
3. Obiettivi mediotele:
  • 85mm
  • 100mm
4. Obiettivi telescopici (o teleobiettivi):
  • 135mm
  • 200mm
  • 210mm
  • 300mm
  • 600mm
  • < 600mm


domenica 26 marzo 2017

Intermezzo ventuno - Rapid Film System

 

Oggi vi presento un sistema di caricamento della pellicola 135 davvero poco conosciuto: il Rapid Film System del 1964.
Introdotto originariamente da Agfa-Gevaert, negli intenti dell'azienda tedesca il nuovo sistema doveva competere con quello da poco introdotto da Kodak, il così detto formato 126 "cartridge", così come pure il già collaudato formato 110. In pratica si tratta di una normale pellicola 35mm inserita in un caricatore speciale della forma molto simile ai moderni rullini in formato APS.
L'obiettivo di Agfa era quello di facilitare l'introduzione delle pellicole all'interno delle fotocamere, rivolgendosi soprattutto al pubblico dei fotoamatori e dei fotografi "della domenica" piuttosto che ai professionisti. Il sistema è stato definito "Rapid" grazie all'estrema rapidità di utilizzo: il fotografo inseriva la bobina di emissione all'interno della fotocamera, agganciava il film alla bobina di ricezione e il gioco era fatto. Al termine delle riprese il film non doveva essere riavvolto: era sufficiente aprire il dorso e prelevare la bobina di ricezione e svilupparlo. Il principio è molto simile a quello utilizzato nei formati 120 e 127, in cui la spoletta rimasta vuota viene poi spostata in quella che riceverà la nuova pellicola riavvolta.




Il sistema Rapid era utilizzato su fotocamere appositamente progettate per ospitare questa tipologia di cartucce e molte di queste avevano la possibilità di impostare la funzione automatica dell'esposizione, esattamente come avveniva nel formato 126 cartridge. Poiché esse non prevedono un sistema di riavvolgimento, le fotocamere Rapid non possono essere utilizzate con i normali rulli 135 ammenoché non si effettuano particolari manipolazioni.
Tra i produttori di fotocamere Rapid si ricordano Agfa, Canon, Ferrania, Fujica, Hanimex, Lomo, Minolta, Ricoh, Voigtländer e Yashica.
Il sistema Rapid venne abbandonato progressivamente a favore del più pratico 126 già a partire dai primissimi anni Ottanta.

 
Fonte: cjs.classic.cameras / stroop.wafel



martedì 7 marzo 2017

Lezioni di fotografia #29 - Lunghezza focale

L'obiettivo è un sistema di lenti assemblate in gruppi, in grado di fornire un'immagine capovolta e rimpicciolita su un piano di messa a fuoco detto "piano focale". La lunghezza focale non è un elemento caratterizzante, poiché al suo variare le caratteristiche dell'ottica cambiano in modo macroscopico: si può passare da ottiche che fanno vedere poche cose ingrandite (come i cannocchiali e i telescopi), a obiettivi che inquadrano, rimpicciolite, larghe porzioni di spazio. Per comprendere e dare una definizione di lunghezza focale, semplificando, possiamo prendere in esame una lente positiva, cioè "convergente".
In essa distinguiamo i seguenti elementi:
  1. l'asse ottico (a.)
  2. il centro ottico (c.)
  3. i centri nodali anteriore e posteriore (n e n1)
  4. i piani nodali anteriore e posteriore (pn e pn2)  
  5.  

Ipotizziamo come in figura un soggetto a distanza infinita, i cui raggi visuali arrivano parallelamente all'asse ottico, possiamo fornire la seguente definizione:

«la lunghezza focale è la distanza tra il piano nodale posteriore ed il piano focale, mettendo a fuoco all'infinito».

La determinazione della lunghezza focale di una lente è piuttosto semplice, più complessa invece è quella degli obiettivi sia a causa delle molte lenti impiegate, sia perché in essi si ricorre a vari stratagemmi per ridurre l'ingombro a vantaggio della maneggevolezza. 
 Consideriamo un obiettivo 600mm. Se si dovesse eseguire il calcolo della lunghezza focale dal centro del gruppo di lenti, l'obiettivo misurerebbe addirittura un metro, rendendolo oggettivamente impraticabile. Per ovviare, si adotta la formula del teleobiettivo, nel quale il piano nodale posteriore viene a trovarsi in posizione molto più avanzata, addirittura al dì fuori dall'obiettivo (verso il soggetto).
Similmente, un grandangolare potrebbe soffire del problema inverso. Se si osserva una reflex infatti, uno spazio di circa 20mm davanti alla pellicola è occupato dallo specchio, ed un'ottica di 20mm non potrebbe essere montata. In questo caso si adotta il sistema "retrofocus" che consiste nello spostare otticamente il piano nodale posteriore verso la pellicola oltre la montatura. È un caso di teleobiettivo invertito.




venerdì 10 febbraio 2017

domenica 8 gennaio 2017

Intermezzo diciannove - Il ritorno della Ektachrome!

Fonte: Kodak.com

Il 2017 è iniziato da pochi giorni ma le novità nel mondo dell'analogico hanno già cominciato a invadere i blog e i siti di tutto il mondo.
Kodak Alaris, la divisione fotografica del colosso di Rochester, ha annunciato al CES di Las Vegas il ritorno della pellicola invertibile EKTACHROME, strizzando l'occhio al progetto di Ferrania.
Come dimostrano le statistiche di Google Trends, notiamo che l'interesse globale per la pellicola fotografica sembra ormai essersi stabilizzato da diversi anni e, contrariamente al vertiginoso calo della fotografia digitale, il mercato analogico è stabile.



Fonte: Google Trends, 8 Gennaio 2017


La nuova pellicola, disponibile sia nel formato 135 (still) sia nel fotmato Super 8 (motion pictures), sarà sugli scaffali di tutto il mondo a partire dalla fine di quest'anno.
Non vediamo l'ora di provare questa nuova pietra miliare della fotografia analogica. Un grande in bocca al lupo a Kodak!



Fonte: Kodak.com